FEDRA

Category : Produzioni

Liberamente tratto dalla tragedia di Jean Racine

Regia e coreografie Domenico Iannone

Drammaturgia di Nicola Scardicchio

Scene e costumi Luigi Spezzacatene

Con Tina Tempesta (voce recitante), Sabrina Speranza, Antonella Vitti, Grazia Mocoli, Silvia Lagravinese, Claudio De Santis, Antonio Petrone

Anno di Produzione: 2011

La passione travolgente e dolorosa che Fedra, moglie di Teseo, esiliato re di Atene, nutre per Ippolito, il figliastro. Testimone di questo profondo desiderio è la fedele nutrice e confidente Enone.

 E’ una storia di un grande, straziante, amore ma anche di grandi affetti: la passione di Fedra per il distante ed algido Ippolito, centro dello spettacolo, ma anche l’affetto di Enone per Fedra e di Ippolito per il padre Teseo. Un fiammante e lunghissimo telo rosso generato dall’amore ma anche, insieme, dal dolore e dallo strazio di Fedra, taglia la scena, delimita lo spazio, segna il confine tra amore e morte, tra desiderio e tradimento, tra fedeltà ed impazienza, tra destino e libertà. Attraversa il sanguigno tracciato del telo anche la voce narrante della intensa Tina Tempesta, voce comune a Fedra e alla nutrice Enone, unite nello stesso racconto di donne attraversate, vivificate e, infine uccise dall’amore tra loro, dall’amore ancor più pungente e assassino per l’uomo. Nel telo rosso, sanguinario canale della nascita e dello svelamento della identità straziata di Fedra, piccoli movimenti convulsi della protagonista mostrano il pulsare della vita e della passione, il ritmico ondeggiare dei polsi racconta i battiti di un cuore simbolo e archetipo del pulsare inconscio e primitivo della vita. Simboli potenti a cui gli uomini non sanno rispondere. Gli uomini non ci sono, persi in viaggi, guerre, doveri; algidi e distanti come divinità, quasi immobili nel loro essere via. Uomini come ombre senza voce, protagonisti attraverso le loro donne,essi stessi visibili attraverso il velo spesso e sanguigno delle passioni di donne.


“Sogno di una notte di mezza estate”, Bari, 21 luglio 2018

Domenico Iannone, direttore, coreografo.